Creepers
Scarpa di origine militare, diffusasi a Londra negli anni Quaranta.
Fornite dall’esercito britannico durante la Seconda Guerra Mondiale per garantire ai soldati una scarpa confortevole sul suolo desertico del Nordafrica, si presentavano come stivaletti in camoscio rinforzato, guarniti da una para molto alta e strabordante per garantire il massimo equilibrio e stabilità.
La diffusione si deve proprio agli ex soldati che, al ritorno in patria, impiegarono gli stivaletti nella vita di tutti i giorni. Caso vuole che la maggior concentrazione di veterani avveniva nelle ore notturne, presso i bordelli di Soho e King’s Cross, tanto che i londinesi non avvezzi a quel tipo di calzatura cominciarono ad indicarla come simbolo di “quei tizi inquietanti che girano attorno ai bordelli”, i brothel creepers.
La prima azienda che ne coglie il potenziale commerciale è la George Cox che realizzerà una versione più ready-to-wear di questa calzatura.
La consacrazione si otterrà negli anni successivi, grazie alla cultura punk e rock: celebre, a questo proposito, la canzone Blue Suede Shoes di Elvis Presley, dedicata proprio a un paio di creepers.
