Influencer
Secondo l’enciclopedia Treccani, l’influencer è un «personaggio popolare in Rete, che ha la capacità di influenzare i comportamenti e le scelte di un determinato gruppo di utenti e, in particolare, di potenziali consumatori, e viene utilizzato nell’àmbito delle strategie di comunicazione e di marketing».
È molto difficile risalire a una data d’inizio di questa modalità comunicativa. Già nel 1940, nel monumentale The People’s Choice di Lazarsfeld e Katz, si teorizza che la maggior parte delle persone indirizzi il proprio comportamento d’acquisto in base a dicerie, voci o “opinion leader“, persone autorevoli in grado di influenzare un sistema di opinione.
Per tutta la seconda metà del Novecento i Fashion Brands hanno affidato la propria immagine a celebrità che fossero in grado di renderla più riconoscibile e inquadrata.
Con l’avvento dei Social Network, però, il mercato è letteralmente esploso, cambiando radicalmente. A partire da piattaforme come MySpace e Duepuntozero negli anni Duemila, fino ad arrivare a Instagram e Tik Tok ai giorni nostri, il consumatore medio ha progressivamente perso interesse nei confronti degli endorsement delle celebrità, andando sempre più a interessarsi a nuovi personaggi: gente comune, persone creative e coinvolgenti in grado di presentare in maniera apparentemente sincera ed entusiasta un prodotto o un servizio. L’influencer market è cresciuto in maniera costante arrivando, nel 2017, ad avere un valore intorno all’1,07 miliardi di dollari.
Negli ultimi anni anche la giurisprudenza ha iniziato a interessarsi a questo fenomeno creando una regolamentazione per fare in modo che le sposorizzazioni fossero più chiare e trasparenti possibile. L’obiettivo è quello di una concorrenza leale tra aziende e la tutela del consumatore: l’influencer ha sempre l’obbligo di inserire all’interno dei propri contenuti, disclaimer o hashtag come #ad, #adv, #sponsored e simili, così da evidenziare in modo chiaro che il post in questione non è spontaneo, ma realizzato tramite pagamento. La pena per i trasgressori va da un minimo di 5mila euro a un massimo di 5 Milioni di euro.

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