Tartan
Il tartan, chiamato anche check, o tessuto scozzese, è un particolare pattern, ottenuto tessendo fili di colore diverso secondo uno schema preciso.
L’etimologia incerta viene fatta risalire al termine francese tartarin (tartaro, in riferimento al gruppo etnico presente in Russia nella regione del Tatarstan), o al gaelico scozzese tarsainn (attraverso, da una parte all’altra).

Presumibilmente nato intorno al VI secolo indipendentemente in Austria e in Gran Bretagna, il tartan come lo conosciamo noi si è sviluppato nelle Highlands scozzesi intorno al XVI Secolo. Il saggista Martin Martin, nel suo A Description of the Western Islands of Scotland, del 1703, descrisse come gli abitanti delle diverse isole scozzesi avessero sviluppato il proprio tartan, utilizzandolo come segno distintivo.
Questa caratteristica ha portato moltissimi storici a interpretare erroneamente il valore sociale di questo pattern, facendolo coincidere con un segno di appartenenza famigliare. Questa erronea interpretazione storica ha, comunque portato le famiglie scozzesi (e non solo) a creare e brevettare il proprio tartan, rendendo quella dei clan tartains una vera e propria tradizione.
La loro capillare diffusione si deve soprattutto a re Giorgio IV d’Inghilterra, prima e alla Regina Vittoria poi, i quali, in seguito ad alcune visite alle Highlands scozzesi, rimasero ammaliati dalla tradizione tessile locale, esportando in Inghilterra quei colori e fantasie realizzati con tale perizia.
A partire dal 1815, ogni famiglia facente parte del Commonwealth, può registrare il proprio tartan e, da allora, ne sono state registrate più di 4.000 tipologie diverse.
I tartan più famosi e utilizzati in ambito moda, sono il Royal Stewart Tartan, il Black Watch Tartan (della famiglia Campbell) e il Burberry Check, primo caso di tartan, utilizzato in ambito brand image.
Royal Stewart Tatan Black Watch/Campell Tartan Burberry Check